giovedì 18 febbraio 2010

PNR & VILORENZPROJECT - Cronaca di un'esperienza speciale

Ascolta la registrazione della serata!




Sono sempre stato un fan dei PNR - Progetto Non Raggiungibile - Rock Band di zona fondata da quello splendido chitarrista che è Frank Varano, coaudiuvato dai non meno validi Toni Carrara alla batteria, Diego Pettena alla voce e Davide Zamberlan al basso. Di loro apprezzavo tutto: la tecnica, il repertorio, la capacità di stare sul palco, la simpatia e disponibilità. Una bella sera mi ero recato al Movida, locale di zona che all'epoca ospitava una fortunata iniziativa di VicenzaLive, i "Playoff"- concorso per gruppi emergenti, dove ricoprivo con altri "loschi figuri" del giro del sito, l'incarico di "giurato".  Appena arrivato, dopo appena il tempo di salutare qualche persona, fui intercettato da Davide, che senza mezzi termini esordì: "Ti dobbiamo parlare". "Eccomi" - risposi, sono tutto vostro!.
"Bene, - continuò Davide - "Noi PNR abbiamo ascoltato il tuo demo, e vorremmo organizzare una serata per eseguirlo con te dal vivo". Rimasi inebetito. Stavo giusto arrovellandomi il cervello per pensare al modo di portare sul palco la mia "fatica discografica" e uno dei gruppi di zona che stimavo di più mi offriva l'opportunità "Tutto servito"! Impiegai qualche nano secondo a fare questa riflessione e a rispondere "Per me è un onore, prima ancora che un piacere!".
Così, dopo qualche ulteriore accordo, ci lasciammo con l'intesa di dare vita alla collaborazione di lì a poco (si avvicinava fine anno, le feste etc...).
Ai primi di febbraio 2008, dopo che Davide aveva organizzato la data (19 aprile al Teatro Ariston di Bolzano Vicentino), programmammo quattro prove presso lo studio di Frank, in media una ogni quindici giorni, in modo da lasciare anche spazio all'ordinaria attività dei PNR.  Con una breve riunione stabilimmo la scaletta della serata, ovvero  alcune canzoni dei PNR da soli, dal loro repertorio originale, sette canzoni dal mio demo più una che stavo ultimando di comporre, e per finire quattro covers. Per queste ultime optammo subito per un omaggio ai Beatles. Scartata "Come Together", già presente nel repertorio dei nostri, scegliemmo While my guitar gently weeps, Strawberry Fields, With a little help from my friends (versione Joe Cocker) e Hey Jude.
Trovarmi in sala con i PNR è stato al primo impatto spiazzante: il gruppo ha sempre avuto un "tiro" ed un "volume di fuoco" non indifferenti, ed in prima battuta non sapevo "dove mettermi". Decisi per un approccio "minimale", accompagnando con discrezione e lasciando giustamente a Frank la quasi totalità degli interventi solistici. La scelta si rivelò azzeccata. Infatti la sera dell'esibizione Frank regalò una performance di primo livello, che tuttora riascolto con piacere riscoprendo ogni volta qualche passaggio di grande classe.
La serata è stata abbinata ad una iniziativa a favore di Emergency. Purtroppo la concomitanza con altri concerti nel vicentino (Marlene Kunz, Dardo Moratto) e forse una promozione da parte nostra migliorabile, si è tradotta in una affluenza di pubblico non esaltante.
Suonammo comunque alla grande!
Non mi resta che ringraziare i PNR per avermi dato l'opportunità di vivere una grandissima esperienza di musica.



Ascolta la registrazione della serata!

sabato 13 febbraio 2010

Tre anni con "VicenzaLive"

http://www.vicenzalive.it/
Dietro questo Url si "celava" una community di appassionati di musica decisamente vitale ed appassionata. Il sito era nato agli inizi del 2000, come servizio per promuovere gli eveni e le band di zona. Nel tempo l'attività è cresciuta e qualificata, con la promozione di un disco (Pensieri di Guerra), l'organizzazione di memorabili jam sessions (i famosi VicenzaLiveTime), di serate a tema (La Queen Night, Genesis Night, Il mini VLT metal, il mini VLT Grunge, la serata dedicata a Fabrizio De Andrè).
Ho iniziato a frequentare la community, prima nelle pagine del suo forum e poi attivamente, nel 2007, e ne ho tratto un importante arricchimento sotto il profilo umano e musicale. Ho conosciuto molti musicisti, ho partecipato a serate memorabili e soprattutto ho suonato un sacco. Ringrazio in primis i promotori del sito Marco, Nabo, Elena, Frigo, Alessia e tutti gli amici e musicisti che ho incontrato, in particolare i PNR al completo (Frank, Davide, Toni, Diego), il grande Mautryx, Enrico Wildecat e tutti gli amici che mi hanno accompagnato nell'allestimento della serata dedicata a De Andrè.
Purtroppo gli impegni che vincolano tutti hanno comportato una battuta di arresto nell'attività del sito, che comunque rimane attivo nel servizio di evidenza dei concerti. Rimane la grandezza di ciò che è stato fatto, con la speranza di  ripartire con nuove idee e nuove energie.

Desidero riportare ora qualche video delle sessions a cui ho partecipato. Buona visione.









Frugando Nel Cassetto.




Registrato nei mesi d’agosto e settembre 2007 presso lo studio “Il Garage” di casa mia…, il lavoro punta l’obiettivo sulle mie esperienze musicali più personali. Quasi tutti i brani sono stati composti nei primi anni ’80, alcuni addirittura sui banchi di scuola. Solo un brano, “L’altro Sono Io” , risale a un paio di anni fa, ed è stato ispirato da una iniziativa degli studenti della Scuola Media “Bortolan”, tra cui mia figlia, che avevano impostato la festa di fine anno su questo tema. Infine alcuni testi sono stati riscritti di recente. Per quanto riguarda i brani di terzi, la scelta è caduta su alcuni pezzi particolarmente rilevanti per me: “Horizons” dei Genesis, uno dei primi brani “importanti“ imparati, ed “A Day in The Life”, in omaggio ai Beatles. “Jeux Interdits” è invece un sentito omaggio alla figura di mio padre: ricordo quando da ragazzino, mi esercitavo di sera con la chitarra e Mariano mi chiedeva sempre di suonare “la sua canzone”. E sistematicamente si commuoveva.

Sono contento di aver realizzato questo demo. Certamente, alcuni dettagli potevano essere rifiniti meglio, e le voci, diciamocelo pure, fanno pena. Ma desideravo fortemente mantenere l’impronta personale del lavoro e temevo che la ricerca dei particolari mi avrebbe portato a rinviare la conclusione a chissà quando. Magari un giorno potrò rifare queste canzoni, in uno studio vero, coinvolgendo musicisti veri…O forse no, E' meglio che comincio a pensare alle prossime canzoni da scrivere. Ne ho in testa un paio di proprio buone

Presentazione di VILORENZPROJECT

Amo la chitarra perchè è uno strumento meraviglioso. Con una chitarra in mano non si è mai da soli. Con una chitarra si hanno mille possibilità espressive, dalle più semplici alle più raffinate ed impegnative. Si può semplicemente intrattenere gli amici accompagnando cantate interminabili, come ci si può chiudere in una stanza a sperimentare nuove cose, a cercare nuovi orizzonti per la tua espressività. 
Suono la chitarra da quando avevo i calzoncini corti, e da quel momento sono passati circa trent’anni o poco più. Mi definisco un “dilettante evoluto”.  Dilettante perché non sono mai riuscito a passare quel sottile confine, a compiere il definitivo “salto di qualità” verso
 un coinvolgimento maggiore, un po’ per pigrizia, un po’ perché sempre più coinvolto in mille altre cose, altrettanto importanti e dignitose (casa, famiglia, lavoro….).  
Evoluto perché in tutti questi anni, ho sempre tentato di mantenere aggiornate le mie conoscenze sullo strumento e sulla tecnica, cercando di ascoltare e conoscere nuovi generi e artisti, e soprattutto leggendo, consumando, quasi amando quintali di riviste specializzate, fedeli compagne di questo percorso. All’inizio era “Fare Musica” (…quanto mi manca!), poi arrivarono “Guitar Club”, “Axe-magazine” e soprattutto “Chitarre”, che tuttora seguo con regolarità. Non vanno dimenticati alcuni libri curati dal progenitore della stessa “Chitarre”, il grande Andrea Carpi, quali “Manuale di chitarra Rock”, “Manuale di chitarra Folk”, “Manuale del Blues”, “Suonare e cantare di Rock inglese”, e così via… 
Capirete che tutta questa carta stampata occupa spazio, ma ho sempre tentato, nonostante un paio di traslochi, di conservare quante più riviste possibili. Ciò per un motivo ben preciso: riuscire a salvare le preziose sezioni di didattica.
Così, un bel giorno di qualche tempo fa, nel disperato tentativo di riordinare il garage ed assillato dal dubbio se sacrificare un paio di scatoloni pieni di riviste, mormorai tra me e me: “dovrei fotocopiare tutti gli articoli più interessanti, riordinarli per argomento, e raccoglierli in un libro, così non dovrei più conservare tutte queste riviste ed avrei il materiale sempre a portata di mano”.
 “Un libro? E perché non dovrei provare a scriverlo io un libro su questi argomenti? Se ci rifletto, quasi credo che anch’io avrei qualcosa da dire! - Intanto potrei iniziare con un sito web!".
Così, cari amici, eccomi a presentarvi “Shut up ‘n’ play yer guitar! (ovvero tasi!…e sona!)”, che, lungi dal pretendere di essere un lavoro esaustivo sulla didattica della chitarra, vuole semplicemente riassumere il mio personale percorso sullo strumento, oltre che offrire un omaggio ad alcune esperienze musicali che mi hanno nel tempo gradevolmente coinvolto. 
Sperando di riuscire a far condividere almeno a qualcuno di Voi la mia passione, porgo un augurio di buona musica a tutti.